Baby Gang in cella: "Indifferente all'autorità"

Scritto il 14/09/2025
da Cristina Bassi

Il trapper: avevo la pistola per difendere un gioiello da 200mila euro

Baby Gang resta in carcere dopo l'arresto di giovedì, per essere stato trovato in possesso di una pistola clandestina con matricola abrasa. Ieri il gip di Milano Fiammetta Modica ha convalidato l'arresto del trapper e disposto per lui la custodia cautelare in carcere. Il 24enne, difeso dall'avvocato Niccolò Vecchioni, era finito a San Vittore in seguito a una perquisizione ordinata dalla Procura di Lecco in una indagine su armi e droga.

Baby Gang è accusato di detenzione di arma clandestina e ricettazione. È stato interrogato venerdì dal gip e si è giustificato dicendo che aveva la pistola per difesa, anche perché indossa «sempre una collana dal valore di più di 200mila euro» e poi mesi fa gli sono «entrati i ladri in casa a Calolziocorte», in provincia di Lecco, dove risiede. Tuttavia per il giudice il trapper «ha dimostrato assoluta indifferenza ai provvedimenti dell'autorità giudiziaria» a suo carico ed è «elevatissimo il rischio di reiterazioni criminali connesso all'impiego e alla detenzione di armi». Al giovane, all'anagrafe Mouhib Zaccaria, un anno fa è stata applicata la misura della sorveglianza speciale per la durata di un anno e mezzo. Per questo nella serata di mercoledì, poco prima dell'arresto, era stato

autorizzato dal Tribunale a dormire in albergo a Milano, per potersi esibire come ospite al concerto di Emis Killa. Proprio in quell'hotel è stato sorpreso con l'arma illegale. «Ha violato - aggiunge il gip nell'ordinanza - le misure cautelari disposte, tanto da rendere necessari aggravamenti e ha infranto le prescrizioni conseguenti alla sorveglianza speciale». Mentre su quello che ha detto nell'interrogatorio di convalida il giudice spiega che appare «assolutamente inverosimile» la versione data.