Processo a Ciro Grillo, l'avvocato di Corsiglia: "È innocente"

Scritto il 11/07/2025
da Rosa Scognamiglio

Il pm ha chiesto una condanna a 9 anni per tutti e quattro gli imputati. Oggi le arringhe delle difese.

È cominciata attorno alle 10.30 e si è conclusa nel tardo pomeriggio la seconda giornata di udienze dedicate alle arringhe delle difese di Ciro Grillo, figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle, e dei suoi tre amici genovesi - Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia - accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una studentessa italo-norvegese, Silvia (nome di fantasia) e un'amica. I fatti risalgono alla notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 nella residenza estiva della famiglia Grillo a Cala di Volpe, in Sardegna. Il procuratore di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, ha chiesto una condanna a 9 anni con il riconoscimento delle attenuanti generiche per tutti e quattro gli imputati.

L'avvocato di Francesco Corsiglia: "Mio assisto è innocente"

Il primo a prendere la parola è stato l'avvocato Gennaro Velle che, assieme ai colleghi Antonella Cuccureddu e Giovanni Mario Luciano, assiste Francesco Corsiglia. "Non ha avuto esitazioni, è venuto qua a proclamare la sua innocenza. La genuinità della sua versione resta integra proprio perché si è sottoposto al fuoco incrociato delle domande del dibattimento", ha detto il legale riferendosi al suo assitito. "Per noi la ragazza non è credibile, - ha proseguito Velle - a differenza di Francesco che quando gli si comunica che deve consegnare il cellulare ai carabinieri di Milano nel 2019 cade letteralmente dal pero, non ha idea del perché lo stiano convocando". Anche i legali di Ciro Grillo, nel corso delle rispettive arringhe, avevano definito inattendibile la versione fornita da Silvia.

"Dichiarazioni distopiche"

La seconda giornata di udienze si è chiusa con l'arringa dell'avvocato Antonella Cuccureddu. Il legale ha ricostruito ora per ora quanto accaduto nella notte della presunta violenza sessuale, a partire dalla serata trascorsa dal gruppo di ragazzi in un noto locale della Costa Smeralda. "In tutte le sue dichiarazioni la ragazza è totalmente distopica rispetto alla ricostruzione di tutti gli altri, compresa l'altra presunta vittima. Ricorda e racconta cose completamente diverse. - ha detto Cuccureddu riferendosi alla studentessa italo-norvegese -Dice di essere stata ubriachissima già in discoteca, ma il Bilionaire ha 21 gradini all'ingresso molto ripidi, in cui più volte numerose persone sono cadute e il locale ha un servizio di accompagnamento sia per chi indossa i tacchi che per i vestiti molto stretti delle donne. La ragazza da ubriaca come dice, è invece uscita dal locale sulle sue gambe senza alcun aiuto, così come gli altri ragazzi del gruppo". Domani l'avvocato concluderà la sua arringa, poi la parola passerà agli altri legali del pool difensivo.