Rubio ottimista: "Da Mosca nuova idea su Kiev, ne parlerò con Trump"

Scritto il 11/07/2025
da Valeria Robecco

Il segretario di Stato Usa dopo l'incontro con Lavrov: "Potrebbe aprire la strada a un percorso di pace"

Si apre uno spiraglio tra Usa e Russia sul tentativo di avanzare verso la pace in Ucraina. A margine del vertice Asean in Malesia, il segretario di stato Marco Rubio ha avuto un incontro di circa quaranta minuti con il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, il quale ha condiviso con lui una "nuova idea". "Non si tratta di un nuovo approccio. È una nuova idea o un nuovo concetto che sottoporrò al presidente per discuterne", ha spiegato il titolare della diplomazia americana, mettendo in evidenza che non è qualcosa che "porta automaticamente alla pace, ma potrebbe potenzialmente aprire la strada ad un percorso".

Nelle ultime settimane l'esercito di Vladimir Putin ha intensificato gli attacchi notturni, in particolare sulla capitale Kiev, battendo ogni settimana il record per il numero di droni lanciati, mentre i negoziati per una soluzione diplomatica sono in una fase di stallo. Rubio ha ripetuto che "abbiamo bisogno di una roadmap" su come poter mettere fine al conflitto, e gli Stati Uniti si impegnano con tutte le parti in causa. Allo stesso tempo, secondo Bloomberg, il segretario di Stato americano ha pure ribadito che sanzioni più dure a Mosca sono un'opzione plausibile. Da Roma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha nuovamente invitato i suoi alleati occidentali a imporre nuove misure restrittive "più rapidamente", e il ministro degli Esteri Andrii Sybiga su X ha chiesto loro di "agire adesso per privare la macchina da guerra russa delle sue risorse finanziarie".

Durante il "franco scambio" a Kuala Lumpur comunque, Rubio non ha mancato di esprimere la "delusione e la frustrazione" di Donald Trump per la "mancanza di progressi" nel porre fine all'invasione russa iniziata nel 2022. Dopo due round di negoziati diretti tra le parti a Istanbul, il Cremlino continua a respingere l'idea di un cessate il fuoco, chiede a Kiev di cedere quattro regioni parzialmente occupate e di rinunciare all'adesione alla Nato, condizioni inaccettabili per Zelensky. Nonostante la mancanza di passi avanti diplomatici significativi, il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha smentito che i colloqui siano a un punto morto, assicurando che Mosca sta aspettando "segnali da Kiev" per concordare una data per un terzo round di negoziati bilaterali. Il segretario di Stato Usa, tuttavia, ha riferito al collega russo come Trump sia deluso dal fatto che non c'è stata maggiore flessibilità da parte della Russia nei confronti dell'Ucraina. E lo stesso comandante in capo nei giorni scorsi ha affermato: "Riceviamo un sacco di sciocchezze da Putin. È sempre molto gentile, ma tutto si rivela inutile". Ieri, intanto, come riferiscono due funzionari statunitensi, Washington ha ripreso le consegne di proiettili di artiglieria da 155 mm e missili Gmlrs di artiglieria mobile all'esercito di Zelensky, pochi giorni dopo che l'amministrazione statunitense aveva interrotto le spedizioni di alcune armi critiche. La sospensione sembra sia stata legata al timore che le scorte militari Usa potessero essere troppo basse, come hanno confermato le fonti, le quali non hanno specificato quante armi siano state inviate, né se la spedizione sia stata completata.