La nuova verità sulla morte di Diogo Jota: "Quell'auto non andava veloce"

Scritto il 11/07/2025
da Federico Garau

Secondo la ricostruzione della Guardia Civil l'eccesso di velocità sarebbe la causa del tragico incidente: una tesi smentita dal camionista José Azevedo

Una nuova verità sulla tragica morte dell'attaccante del Liverpool Diogo Jota e di André Silva, centrocampista del Penafiel, potrebbe emergere grazie al racconto di due testimoni oculari: la tesi dell'eccesso di velocità della Lamborghini su cui viaggiavano i fratelli, sostenuta dalla Guardia Civil, potrebbe essere quindi ribaltata alla luce di questi nuovi elementi.

Proprio la teoria ufficiale diffusa poco dopo la notizia della morte dei due calciatori ha spinto José Azevedo, ovvero colui il quale ha registrato il video dell'auto in fiamme, a intervenire sui social per rivolgersi ai familiari delle vittime e fornire la sua testimonianza diretta. Il camionista ha spiegato ciò che ha visto coi propri occhi mentre viaggiava sulla A-52 nei pressi di Cernadilla (Zamora) quella drammatica sera, difendendosi al contempo da chi lo accusava di essersi occupato più di riprendere in video il rogo dell'auto che di prestare soccorso.

"Sono stato io a filmare. Ho le prove", racconta l'autotrasportatore."Mi sono fermato, ho preso l'estintore e ho cercato di aiutare. Per via dell'impatto, per via dell'incidente, non c'era assolutamente niente da fare. Nulla. Ho la coscienza pulita". Poi Azevedo passa a descrivere il momento in cui ha visto la Lamborghini Huracán verde presa a noleggio dai due fratelli superare il suo camion, e la testimonianza pare divergere dalla ricostruzione ufficiale fornita dalla Guardia Civil, ovvero che l'auto viaggiasse a oltre 120 km/h al momento dello schianto.

"So quello che ho visto. Sono passati accanto a me tranquilli, senza eccessi di velocità", prosegue il camionista, "sono stato io stesso a mandare il video alla CMTV perché avevo cominciato a sentire delle assurdità"."La famiglia ha la mia parola che non stavano correndo. Ho potuto vedere la marca e il colore dell'auto quando mi hanno superato", precisa Azevedo,"stavano guidando con molta calma". "Io percorro quella strada ogni giorno, dal lunedì al sabato. So com'è fatta, è una strada che non vale un accidente", dichiara ancora Azevedo, "è una strada molto buia e nonostante ciò io sono riuscito a vedere la marca dell'auto e il colore dell'auto, tutto molto chiaramente". "Poco più avanti, purtroppo, è avvenuto l'incidente", conclude l'uomo.

Il suo racconto trova la conferma anche di un secondo camionista, vale a dire José Aleixo Duarte, il quale ha dichiarato ai microfoni di CM di aver visto coi propri occhi e filmato la scena. L'autotrasportatore ha spiegato di aver lottato con le fiamme per domare il rogo, anche se alla fine ogni sforzo per salvare la vita a Diogo Jota e André Silva si era rivelato vano.