Amalfi, la nuova hypercar Ferrari in abito da sera

Scritto il 01/07/2025
da Pierluigi Bonora

Oltre 1.000 clienti da tutto il mondo nella città campana, che Maranello ha voluto omaggiare, per la novità che raccoglie il testimone dalla Roma. "Verde costiera" il colore che fotografa uno dei paesaggi più belli del mondo. Motore V8 da 640 cv, sprint 0-100 in 3,3", frenata migliorata e listino da 240.000 euro. I progettisti: "Questa vettura può essere utilizzata tutti i giorni. A ccendi il motore, la guidi e senti subito il Dna del Cavallino rampante, in questo caso enfatizzato ancora di più”

Amalfi, la costiera con i suoi panorami pittoreschi, un paesaggio unico come unica ed esclusiva resta sempre la Ferrari, orgoglio italiano che tutto il mondo ammira e invidia. Amalfi e Ferrari, dunque, con oltre mille clienti arrivati da ogni dove, Asia e Stati Uniti inclusi, per scoprire e toccare con mano l'erede della Roma. E se quest'ultima, emblema della “Nuova Dolce Vita”, è stata presentata nell'estate del 2020, ecco che a raccogliere il testimone è ora la Ferrari Amalfi. Da Roma, dunque, ad Amalfi; dal Grigio titanio, colore scelto per il vernissage della prima, allo scintillante Verde costiera (ma c'è anche il Bianco artico), per la novità che rende omaggio alla città campana dei limoni.

Ferrari Amalfi, dunque, è la nuova coupé del Cavallino rampante progettata tenendo conto delle richieste e dei suggerimenti dei clienti. Saper ascoltare è una priorità a Maranello. Preordini al via da oggi, 1° luglio, motore V8, potenza di 640 cavalli (20 in più della Roma), sprint 0-100 in 3,3”, 0-200 in 9”, frenata da 200 a 0 orari ridotta di 10,5 metri, cambio a 8 rapporti, prezzo base di 240mila euro: la Ferrari Amalfi viene descritta come una “hypercar techno-chic” in abito da sera.

Una vettura più facile da guidare, assicurare da Maranello, all'insegna di una maggiore interazione con il conducente grazie al volante che rivede i tasti meccanici. A beneficiare della scelta è, senza dubbio, la concentrazione del guidatore sulla strada che l'eccessiva digitalizzazione delle strumentazioni mette a rischio.

Ferrari Amalfi

"Amalfi - spiega Enrico Galliera, direttore commerciale e marketing della Ferrari - è una vettura con due anime, forse la vettura Ferrari con queste due anime più evidenziate. Da una parte, è un'auto sportiva, una Ferrari dalle prestazioni straordinarie, in tutto e per tutto, nel rispetto della sua indole; però vi troviamo anche un'anima molto elegante, perché l'esperienza di bordo consente di avere una sensazione di guida diversa, meno estrema, particolarmente divertente, ma che consente di essere utilizzata in tantissime situazioni diverse".

"Da un lato - entra nei dettagli Gianmaria Fulgenzi, responsabile dello sviluppo del prodotto - questa Amalfi è la vettura ideale per chi si avvicina al mondo Ferrari; quindi, anche tranquilla da guidare, che non deve dare eccessiva apprensione. Dall'altro, invece, un'auto che nel momento in cui si prende dimestichezza oppure sia in mano a un guidatore di un livello più alto , deve dare quella caratteristica caratteristica del Dna Ferrari. La sensazione che si prova al volante di questa macchina , infatti, è di avere più molti cavalli, grazie proprio all'elasticità del motore”.
All'interno è stato inserito, per la prima volta su questo tipo di vettura, un po' come avvenuto per la Ferrari 12Cilindri, uno schermo centrale da 10,25 pollici che aiuta nell'interazione completa sia se si guarda al lato passeggero sia se si guarda al lato conducente. Ribadisce Fulgenzi: “Amalfi è una vettura che può essere utilizzata quotidianamente, che per comodità, guidabilità e interazione rispetta appieno quello che ci hanno chiesto i clienti: da utilizzare facilmente tutti i giorni”.

Ferrari Amalfi

A Flavio Manzoni, direttore del Centro stile del Cavallino rampante, il compito di ripercorrere le fasi del progetto che hanno condotto alla realizzazione della Amalfi. "Massima purezza, minimo numero di dettagli possibili. Nello stesso tempo una linea che si deve accostare bene a quelli che sono gli stilemi della nuova gamma Ferrari. Il frontale lo abbiamo interpretato in un modo molto diverso: non ritroviamo più elementi antropomorfici, non ci sono più i fari, la bocca, eccetera. Inoltre, la griglia è sparita. Quello che prevale è questo volume fendente, quasi a squalo, che non è sporcato dagli elementi tecnici: è una fenditura da parte a parte che integra tutti gli elementi tecnici, dai proiettori ai sensori e così via. L'elemento che caratterizza il posteriore è una scanalatura entro la quale sono inseriti i fanali doppi a gemma quasi nascosta.
"Quando mi siedo sulla Amalfi - conclude Galliera - ho la sensazione di entrare in una vettura sportiva e quando avvio il motore capisco che ho comprato una Ferrari. Ecco, questo è uno degli obiettivi: far sì che chi si accomoda a bordo, accende il motore e guida questa vettura sente di essere dentro una Ferrari. E questo è stato enfatizzato ancora di più".