"Pd succube degli antagonisti"

Scritto il 11/07/2025
da Alberto Giannoni

La vicesegretaria Lega Silvia Sardone: "Pd succube degli antagonisti"

Silvia Sardone, eurodeputata e vicesegretaria della Lega, ha visto il presidio di collettivi e pro-Pal sotto la sede di Giornale e Libero a Milano?

"Incredibile. E mi chiedo cosa sarebbe successo se si fosse trattato di giornali di sinistra, avremmo avuto manifestazioni di solidarietà in piazza. Probabilmente a quel sit-in c'erano anche quelli che impediscono i convegni se a partecipare sono persone sgradite. Sono proprio comunisti. Con buona pace loro, credo che Giornale e Libero andranno avanti senza farsi intimidire da pochi ragazzotti radical chic che a 30 anni non studiano e non lavorano. A voi va tutta la mia solidarietà".

E il Pd? La sinistra ufficiale?

"Dovrebbe prendere le distanze e solidarizzare. Parla di libertà di informazione, ma quando la libertà in questione è quella di chi la pensa diversamente, forse non è più una priorità. Sono succubi di centri sociali, antagonisti e pro-Pal. Che brutta fine".

Il clima di tensione nel Paese, in generale, sta salendo.

"Non passa settimana senza una manifestazione che blocchi le città e quando intervengono le forze dell'ordine, viene alimentato l'odio anche nei loro confronti. Il numero di scioperi, mai dal martedì al giovedì, non è mai stato così alto come da quando ministro è Matteo Salvini".

Tornando alle frange anti-Israele, le Comunità ebraiche denunciano un clima inquietante di odio.

"L'antisemitismo, mascherato da antisionismo, è tornato prepotentemente e ormai sembra una moda ideologica, nessuno si indigna. Anche per questo manifesto vicinanza alle comunità. Devo dire che anche in Europa si parla continuamente di islamofobia, non di cristiani perseguitati, moltissimi, o di antisemitismo".

Lei è stata minacciata per ciò che dice, da parte di haters estremisti, politici o religiosi.

"Sono sotto scorta da due anni. Io non sono certo contro una religione, la libertà religiosa è sacrosanta e totale. Altro è rinunciare a ciò che siamo in nome di un politicamente corretto che ci sottomette a culture che non sono le nostre. Poi dà molto fastidio il fatto che a dire queste cose sia una donna, libera e occidentale. Ho mostrato le manifestazioni per l'ashura a Milano. Le donne erano chiuse in recinti e trovo indegno che nel nostro Paese possano vedersi scene del genere. Non è questione di religione ma di diritti e libertà. Ci sono quartieri di Bruxelles in cui le donne non escono più da sole. E queste scene iniziano a vedersi anche in Italia. Io mi chiedo anche dove siano le femministe, quando vedo notizie di donne che scappano da matrimoni combinati, rifiutano il velo, o che sono minacciate, sottomesse o scomparse nel nulla come Saman Abbas. Noi della Lega siamo l'unico partito a sollevare davvero questi temi".

Ma lei non considera questo un discorso di destra.

"No, è un discorso che dovrebbe stare a cuore a tutti coloro che amano la libertà. Ma la sinistra coccola certe frange o comunità pensando di prendere voti".