La Ue dà 53mila euro a un'associazione vicina all'islam radicale

Scritto il 11/07/2025
da Francesca Galici

Sono emersi finanziamenti per un'associazione belga gemella di una che in Francia è stata bandita per presunti legami con Fratelli Musulmani

Tra il 2021 e il 2023 l'Unione europea ha finanziato il progetto Magic (acronimo di Muslim against gender Islamophobia in soCiety) con 53mila euro. Lo ha rivelato il giornalista Mediaset Leonardo Panetta, spiegando che tra i beneficiari di questo finanziamento c'è anche il collettivo contro l’Islamofobia in Belgio "Collectif pour l'inclusion et contre l'islamophobie en Belgique". Nel nostro Paese questa sigla non è nota al grande pubblico ma si tratta dell'organizzazione "gemella" di una che in Francia è stata bandita che, spiega Panetta, "secondo un rapporto dei servizi segreti, sarebbe un gruppo di pressione al servizio dei Fratelli Musulmani". In quella relazione i Servizi sconsigliano qualunque tipo di finanziamento perché, scrivono, "favorirebbe l’espansione della fratellanza".

Ancora una volta emergono fondi elargiti alla sfera musulmana europea, che spesso agisce per vie poco chiare. Negli ultimi anni sono stati milioni gli euro versati per progetti legati all'Islam europeo e questo ha contribuito al suo rafforzamento in quasi tutti i Paesi dell'Europa occidentale. "Tra i beneficiari di oltre 53 mila c'è il "collettivo contro l'islamofobia in Belgio", realtà gemella di una bandita in Francia e vicina ai Fratelli Musulmani. Come è noto i servizi segreti francesi hanno approfondito i legami tra queste associazioni e i Fratelli Musulmani esponendeo serie preoccupazioni sui loro progetti di proselitismo e sull'obiettivo di imporre la sharia in diverse zone oltralpe", ha dichiarato in una nota l'onorevole Silvia Sardone. "Il progetto in questione si chiama MAGIC (Muslim women and communities Against Gender Islamophobia in soCiety) e ha come obiettivo produrre strumenti per le comunità musulmane e gli attori della società civile che lavorano per una società più diversificata, giusta e inclusiva, linee guida per i media sulla prevenzione dell'islamofobia e raccomandazioni per l'azione su come sostenere e promuovere narrazioni più inclusive sulle donne musulmane. Uno dei tanti progetti legati all'Islam portati avanti dall'Unione Europea", ha detto ancora l'onorevole.

Recentemente, ha aggiunto Sardone, "ho segnalato i 17 milioni di euro con fondi del Consiglio Europeo di Ricerca per studi su Islam, Corano, sharia e islamofobia a cui si aggiungono gli altri 10 milioni di euro per il progetto universitario "Corano Europeo". Questi finanziamenti, spesso anche molto corposi, alimentano la propaganda islamista e in molti casi vanno ad associazioni che fanno propaganda con slogan e messaggi spesso lontanissimi dai nostri valori". È anche così che si rafforza la presenza islamica in Europa, che ben lungi da cercare un'integrazione sembra spingere più che altro a una sostituzione. I valori europei e quelli islamici non sono facilmente conciliabili: ci sono famiglie che riescono a vivere in armonia ma molti soggetti tendono a isolarsi. "Proporrò un'interrogazione alla Commissione per sapere perché realtà discutibili e definite pericolose in molti Stati ricevano finanziamenti dalle istituzioni pubbliche", ha concluso Sardone.