Venerdì 11 e sabato 12 luglio torna La Ripartenza, l’evento ideato da Nicola Porro, vicedirettore del Giornale, arrivato alla sua nona edizione. In diretta dal Teatro Petruzzelli di Bari, si parte alle 18 con un’intervista a Mario Giordano e la presentazione del suo ultimo libro Dinasty.
“Noi siamo sempre in ripartenza. Chi si ferma non è perduto, è solo un cretino”, ha detto Nicola Porro esordendo all'inizio della Ripartenza, presentando Mario Giordano e il suo libro "Dinasty". Nel volume, il giornalista ha parlato di 4 famiglie imprenditoriali italiane. "Non ho fatto un libro contro la ricchezza, è una cosa bella. La ricchezza ha fatto grande questo Paese. Ma la ricchezza è l’imprenditore che si preoccupa prima dei sui dipendenti prima che della sua ricchezza, che si preoccupa del territorio. Gli imprenditori più in vista sono quelli che hanno un’idea che sostituisce questo con l’avidità: De Benedetti è l’esempio di questo", ha detto Giordano spiegando il tema del suo libro. Pensando agli imprenditori che producono, Giordano si chiede "De Benedetti cosa ha lasciato? È entrato ed è uscito da tutti i settori. In Olivetti ha fatto tabula rasa, si è buttato nella telefonia e poi l’ha venduta ai tedeschi. E entrato nell’energia e ha fatto un casino adesso va bene perché è uscito. Al Paese cosa è rimasto?".
La famiglia Agnelli, prosegue il giornalista, "ha preso 220miliardi di contributi dagli anni 70 ai 2000 e poi ha trasferito all’estero. Sembra una soap opera di Netflix... L’avvocato aveva la Pinacoteca, il sospetto della procura di Torino è che usasse l’arte per dribblare il fisco. I gioielli ereditati su cui non avrebbero pagato le tasse. Mi frega che questi che hanno i soldi, che si sono presi i contributi e secondo la procura di Torino su quei gioielli non ci hanno pagato le tasse". I Benetton, invece, li ha definiti "geni", perché "a prima generazione fa una cosa geniale, i maglioni colorati. Sai quanto vale oggi i maglioni? Poco più dell’1%, sai da quanti anni è in passivo? Da 11 anni, hanno perso ben più di un miliardo. Perché non salta? Perché dal 1999 assorbono la nostra ricchezza, non creano. Perché un signore ha deciso di prendere un bene pubblico, autostrade, e darlo ai privati. E il pezzo più grande l’ha dato ai Benetton e da quel momento se ne sono strafottuti di creare".
Un passaggio è stato dedicato anche alla famiglia Del Vecchio, di Luxottica, che Nicola Porro sottolinea essere "l’azienda che capitalizza di più in Borsa italiana e Del Vecchio si è inventato una ficata". Leonardo Del Vecchio, ha proseguito Giordano, "parte dall’orfanotrofio di Milano, scopre che nel bellunese regalano i terreni e mette su un capannone e crea un impero mondiale. L’eredità? Sono cavoli suoi un par di palle, sono passati tre anni e non si sono ancora messi d’accorso. Questo mette a rischio il futuro. Non si mettono d’accordo: sono sei figli, uno ha 60 anni, altri 20". Porro ha detto che da questo racconto sembra quasi "che le grandi famiglie del Capitalismo italiano, nelle generazioni che seguono, siano un po’ marce o non capaci come le prima. Ma che non ci siano le nuove generazioni che si inventano cose come fecero nel Novecento".