Scatta il soccorso rosso per l'incaricata Onu sanzionata dagli Usa

Scritto il 11/07/2025
da Alberto Giannoni

Schlein difende la Albanese, Avs vuol darle il Nobel. E Zarif dall'Iran: "Misure assurde. Premiatela"

Gli Stati uniti la sanzionano, l'Onu la difende, la sinistra italiana vuol darle il premio Nobel e anche in Iran riscuote simpatie.

Non aveva certo scelto la prudenza e l'equilibrio, l'italiana Francesca Albanese (foto) relatrice speciale Onu per i territori palestinesi, e ora non sarà sorpresa dal clamore delle sanzioni annunciate due giorni fa dal segretario di Stato Usa Marco Rubio. Ieri l'Alto commissario Onu per i Diritti umani, Volker Turk, ha chiesto un "immediato annullamento" delle "misure punitive". E anche Amnesty international si è scagliata contro le sanzioni. Da tempo però gli Usa e altri Paesi contestavano la "rapporteur" l'italiana, accusandola di aver intrapreso una vera e propria campagna permanente contro Israele, schematizzando in modo fazioso un conflitto lungo e complesso come quello arabo-israeliano, e minimizzando l'attacco del 7 ottobre, tanto da presentare la "resistenza palestinese" come una reazione. "L'occupazione genera resistenza" ha detto poche settimane fa in un programma Rai in cui, addirittura, ha fatto molta fatica a qualificare Hamas come organizzazione terroristica. "Le Nazioni Unite non riconoscono... - ha detto, incalzata - Dicono che il fatto che un'entità possa commettere azioni terroristiche non la qualifica come gruppo terroristico" ha spiegato.

Nel 2024, Israele ha dichiarato Albanese persona non gradita e le ha negato l'ingresso nel Paese. Incaricata dal Consiglio per i Diritti umani delle Nazioni Unite, Albanese ha scelto di interpretare il suo incarico come una sorta di influencer dell'antisionismo, trasformando i suoi rapporti in show contro Israele.

Rubio ha parlato di "illegittimi e vergognosi tentativi di spingere la Corte penale internazionale contro funzionari, aziende e dirigenti statunitensi e israeliani". Incassa il risultato "Un Watch", organizzazione filo-israeliana che da tempo porta avanti una mobilitazione contro Albanese, accusandola di complottismo anti-occidentali e di violazioni del codice etico Onu.

La Albanese, comunque, va avanti. Definisce le sanzioni come "calcolate per indebolire la mia missione". "Continuerò a fare quello che devo fare - annuncia - Sì, certo, sarà impegnativo. Ci sto mettendo tutto ciò che ho" ha dichiarato ieri a Lubiana.

E la sinistra è al suo fianco. Un appello, lanciato da personalità interne ai vertici di Cgil, Arci, chiede di assegnarle il premio Nobel. E l'accoppiata di Avs, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, lo sostiene. Come Rifondazione Comunista.

Ed Elly Schlein? Ovviamente esprime la solidarietà sua e quella del Pd alla Albanese. E vede nell'annuncio americano "l'ennesimo attacco al multilateralismo da parte di Trump, ma anche la conferma del suo sostegno al piano criminale di Netanyahu in Palestina".

Intanto anche l'ex ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif, capo negoziatore ai colloqui che portarono all'accordo sul nucleare del 2015, ha contestato le sanzioni contro la Albanese. "Un ulteriore dimostrazione dell'assurdità delle designazioni statunitensi" aggiungendo l'hashtag "Nobel per la Pace per Albanese".