Sembra che succeda il pandemonio, ma alla fine succede ben poco, pochissimo. Non che si siano presi una giornata di ricreazione, questo assolutamente no. Anzi, la tappa sulle strade della Normandia, la più "spaccagambe", come da definizione del direttore del Tour Prudhomme, è una vera battaglia corsa a velocità siderale (quasi 46 km/h di media, con 3.300 metri di dislivello). Alla fine l'unico che raccoglie ciò che ha seminato è quello che va a vincere: Ben Healy, 24 anni, irlandese, maestro di fughe folli da lontano. Lui recupera la bellezza di 25 posizioni in classifica generale e adesso è 8° a poco più di 2 minuti dalla maglia gialla che è tornata per un solo secondo sulle spalle di Mathieu Van der Poel.
Di tre maglie conquistate dopo la crono di Caen, Pogacar non ne conserva una. Quella gialla gliela prende Van der Poel, quella a pois la passa di nuovo al compagno di squadra Wellens, quella verde torna al nostro Jonathan Milan. "Se l'abbiamo fatto apposta? No, abbiamo solo pensato a gestire al meglio i nostri sforzi", dice con un sorriso furbetto il team leader della Uae Emirates Mauro Gianetti.
Tutto cambia purché tutto resti uguale. Pogacar sotto di un solo secondo, in attesa della tappa di oggi sulle strade di Bretagna e un arrivo giovane ma iconico sul Muro de Bretagne, dove nel 2021 vinse per la prima volta al Tour Van der Poel che non solo seppe vincere e vestirsi di giallo, ma dedicò la vittoria al famoso nonno, al corridore francese più amato di Francia, all'eterno secondo PouPou Raymond Poulidor. "Torniamo su quel traguardo che ha segnato la mia carriera ha spiegato ieri Mathieu -. Quella fu una delle mie più grandi emozioni d'atleta. Tornarci è suggestivo, rivincere è un obiettivo".
Tutto cambia o alcuni vorrebbero che accadesse. In casa Red Bull sono alle prese da almeno un anno con un'operazione di mercato suggestiva ma anche complessa. Nelle intenzioni del team di Primoz Roglic c'è il sogno Remco Evenepoel, che ha però ancora un contratto di un anno con la Soudal Quick-Step. Ieri, come accade da mesi, l'ennesima sortita da parte di siti internazionali, come Cyclingnews, che ha dato il passaggio di Remco Evenepoel ormai definito al 70%. All'indiscrezione è seguita la secca smentita del team belga: "Sarà sicuramente con noi per un altro anno", ha assicurato il CEO del team belga Jurgen Foré.